Stent a irradiazione vs stent metallico convenzionale per ostruzione biliare maligna non-operabile
È stato dimostrato che il posizionamento di uno stent a irradiazione offre pervietà e più lunga sopravvivenza rispetto a uno stent metallico nudo autoespandibile ( SEMS ) in pazienti con ostruzione biliare maligna non-resecabile.
È stata valutata ulteriormente l'efficacia di uno stent a irradiazione rispetto a uno stent metallico nudo autoespandibile in tali pazienti.
È stato effettuato uno studio randomizzato, in aperto, di partecipanti con ostruzione biliare maligna non-resecabile in 20 Centri in Cina.
In totale 328 partecipanti sono stati assegnati al gruppo di stent a irradiazione ( ISG ) o al gruppo SEMS nudo ( USG ).
Gli endpoint includevano la pervietà dello stent ( primario ), il successo tecnico, il sollievo dall'ittero, la sopravvivenza globale e le complicanze.
Il primo quartile di tempo di pervietà dello stent ( quando il 25% dei pazienti ha avuto una ristenosi da stent ) è stato di 212 giorni per stent a irradiazione e 104 giorni per stent metallico nudo.
Gli stent a irradiazione sono risultati significativamente associati a una diminuzione del tasso di ristenosi dello stent ( 9% vs 15% a 90 giorni, 16% vs 27% a 180 giorni, 21% vs 33% a 360 giorni; P=0.010 ).
I pazienti nel gruppo stent a irradiazione hanno ottenuto un tempo di sopravvivenza più lungo ( mediana di 202 giorni vs 140 giorni, P=0.020 ).
Non sono stati osservati risultati significativi nel tasso di successo tecnico ( 93% vs 95%, P=0.499 ), sollievo dall'ittero ( 85% vs 80%; P=0.308 ) e incidenza delle complicanze di grado 3 e 4 ( 8.5% vs 7.9%; P=0.841 ).
In conclusione, l'inserimento di stent a irradiazione invece di stent metallici nudi auto-espandibili potrebbe migliorare la pervietà e la sopravvivenza globale nei pazienti con ostruzione biliare maligna non-operabile. ( Xagena2018 )
Zhu HD et al, J Hepatol 2018; 68: 970-977
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